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Cosa dicono di Salumeria e Cucina 13, da Luciano Pignataro a Guida Michelin

Di elogi e complimenti rischiamo di non stancarci mai. Nelle ultime settimane Salumeria e Cucina 13 è stato oggetto di interesse di svariati giornali, blog e riviste, con recensioni lusinghiere. Ne hanno scritto bene, avvicinandosi molto all’idea che noi abbiamo di Salumeria, un luogo che tenta di evolversi e migliorare ogni giorno, senza abbandonare la propria identità.

La Repubblica

L’edizione locale del quotidiano ci ha omaggiati di un trafiletto sull’edizione cartacea di questi giorni dal titolo “Che allegria tutti insieme intorno al tavolo di Salumeria 13:

La porticina e un’insegna sottile come un filo di voce. “ 13 Salumeria&Cucina”. Già, inutile gridare, meglio sorprendere. A Salerno tutti sanno dov’è: fra tribunale, banche, studi professionali, movida. Tutto il fascino del caos organizzato come nel teatro di Ionesco: il banco di salumi senesi e formaggi ubriachi domina la scena. Di legno chiaro gli interni e lo spartano tavolo lungo: ci si siede accanto a chi trovi, il buon cibo chiama amicizia e allegria, qui nessuno si sente solo. Antonio Angrisani,  avvocato gourmet, scelse bene il direttore a  novembre: Salvatore Maresca ha carta bianca e la merita per la severa ricerca dei prodotti, lo chef Giovanni Mellone si è formato fra Trento e Amalfi. Svettano la scarola in carrozza (olio, acciughe, polvere di olive, provola di Agerola) e spaghetti alla chitarra (“Gerardo di Nola”) con colatura di alici. Intrigante il baccalà in crosta di pane. Nel “pranzo veloce” da 13 euro puntate su Fusilli al ferretto con pomodorini di Montoro. I vini, da “Vinosia” a “Palma” di Maiori. Dolce da gran finale: Pralinato alle nocciole.

“Come in un bistrot”

Sul sito di Guida Michelin, invece, si accosta Salumeria e Cucina ad un bistrot francese: “A pranzo si possono assaggiare salumi, ricette semplici e qualche proposta alla griglia. Per cena, il menu si fa più strutturato portando in tavola sapori mediterranei e piatti gourmet. Originale anche lo stile del locale: tanto legno e sasso, cucina a vista, nonché un bancone da salumiere con una ‘promettente’ affettatrice”.

Luciano Pignataro

Particolarmente approfondito l’articolo che ci ha dedicato il noto blog di Luciano Pignataro. Dopo una serata passata presso il locale in Corso Giuseppe Garibaldi, la cena è stata sintetizzata con un elogio allo chef Gianni Mellone e alla sua sensibilità per le materie prime, oltre che ad una sottolineatura per l’importanza che il nostro direttore di sala e sommelier Salvatore Maresca riserva alla scelta delle etichette di Salumeria. Un criterio di scelta lontano dall’associazione ai grandi marchi e concentrato, invece, sulla valorizzazione di “nuove etichette che abbiano storia e personalità”.